domenica 29 maggio 2011

Germania fuori dal nucleare entro il 2022

BERLINO (Reuters) - La Germania chiuderà tutti i suoi reattori nucleari entro il 2022, come hanno deciso oggi i partiti della coalizione del cancelliere Angela Merkel, in risposta al disastro di Fukushima che ha determinato una drastica revisione della politica energetica.

Come atteso, la coalizione vuole mantenere lo stop agli otto reattori più vecchi dei 17 di cui è dotata la Germania. Sette sono stati chiusi temporaneamente a marzo, subito dopo il terremoto e lo tsunami giapponese che hanno investito Fukushima. Un altro era bloccato da anni.
Fuori uso entro il 2021 andranno poi altri sei reattori, ha detto alle prime ore di oggi il ministro dell'Ambiente Norbert Roettgen, dopo una riunione notturna nell'ufficio del cancelliere tra i leader della coalizione di centrodestra.
Gli ultimi tre reattori, i più nuovi, rimarranno operativi fino al 2022 per garantire che non ci saranno interruzioni nella fornitura di elettricità.
Merkel si era rimangiata a marzo la decisione presa alcuni mesi prima di estendere la vita delle centrali nucleari più datate in Germania, dove la maggioranza degli elettori è contraria all'energia atomica.
"E' definitivo: l'ultima data per le ultime tre centrali nucleari è il 2022", ha detto Roettgen dopo il vertice. "Non ci saranno clausole di revisione".
Alcuni politici volevano inserire nell'accordo una clausola che permettesse di rivedere in futuro lo stop al nucleare. I Liberi democratici (Fdp) non volevano alcuna scadenza, ma una finestra d'uscita molto flessibile, oltre all'opzione di riaprire uno dei sette reattori più vecchi in caso di emergenza.
La coalizione si è accordata per mantenere solo uno dei vecchi reattori come "riserva fredda" per il 2013, nel caso in cui la transizione verso le fonti rinnnovabili di energia e quelle di carbon fossile non riuscissero a soddisfare la domanda invernale.
Il grande terremoto e lo tsunami del marzo scorso hanno gravemente danneggiato la centrale giapponese di Fukushima, provocando la fuoriuscita di radioattività. L'episodio ha spinto alcuni governi, tra cui quello italiano, a riconsiderare la propria strategia nucleare.
(Annika Breidthardt)
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giovedì 19 maggio 2011

Solar Energy Revolution n.1

 
Associazione Internazionale Italia-Africa.
Solar Energy, Peace, Poverty Alleviations, Culture
Volume 1, Issue 1 , SETTIMANALE, 


SOLAR ENERGY REVOLUTION


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L’ Associazione Internazionale Italia-Africa si propone come scopo principale di favorire la conoscenza e la diffusione delle energie rinnovabili, soprattutto solari, in Africa, Italia e ovunque. Si rivolge in primo luogo a un pubblico popolare perche’ sono proprio le persone comuni, giovani, lavoratrici/lavoratori, commercianti, persone originarie dei paesi meno ricchi,genitori, pensionate/i, artigiane/i, ad avere interesse ad un rapido cambiamento del sistema energetico.

Fotovoltaico a "Costo Zero"?
Installando un impianto fotovoltaico hai diritto agli incentivi statali per 20 anni del Conto Energia che, sommati ai risparmi sulla bolletta, ti consentono di ripagare l'impianto in circa 7-8 anni

Nuova normativa per il fotovoltaico, dopo due mesi di attesa manca ancora la firma dei Ministri.

Nel luglio 2010 fu approvata la legge per regolare il settore fotovoltaico dal 2011 al 2013. A inizio marzo 2011 questa legge e’ stata sospesa per le installazi-oni di impianti successive al 31 maggio 2011, bloc-cando di fatto tutte le attivita’ del settore.
Ora c’e’ una bozza del governo sui nuovi incentivi che, oltre a non piacere a tutti i soggetti interes-sati, non e’ condivisa ad oggi (30 aprile) neanche dal Ministro per l’ Ambiente Prestigiacomo.
C'e’ accordo invece nel governo per la parte che riguarda i piccoli impianti, che vedranno il vecchio conto energia valido fino al 31 agosto 2011 e poi una decrescita continua ogni mese, gia’ definita. Quindi le imprese possono ricominciare a proporre contratti, i clienti possono ricominciare a chiedere preventivi.

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Che cosa e’ un impianto solare termico

Un impianto solare termico trasforma l’energia solare in energia termica per mezzo dell’ effetto serra. Il riscaldamento dell’ acqua avviene ad opera di un fluido termovettore (che trasporta calore) che dai pannelli esposti al sole arriva al serbatoio di accumulo dell’acqua. Il riscaldamento dell’acqua puo’ servire per uso sanitario (acqua per uso domestico) o per il riscaldamento di locali.
Le componenti principali di un impianto solare termico sono:

Collettori solari (pannelli esposti al sole)
Serbatoio di accumulo (dell’ acqua)
Circuito distributivo (del fluido termovettore e dell’ acqua)
Centralina di controllo e dispositivi di integrazione termica

Come lo stato italiano aiuta le installazioni di impianti solari termici.

In Italia e’ possibile detrarre dalle tasse il 55% delle spese sostenute per le opere edilizie che favoriscono il risparmio energetico. Questa detrazione viene fatta nei dieci anni successivi all’ intervento edilizio. La legge, attiva dal 2007, ha permesso a circa 800.000 cittadini di usufruire di questo bonus. In questo momento e’ in vigore solo fino al 31 dicembre 2011 ma e’ probabile che, vista l’ utilita’ del provvedimento, il meccanismo venga ancora prorogato . Questo meccanismo porta a entrate fiscali minori per lo stato ma permette di recuperare una parte delle mancate entrate perche’, imponendo la fatturazione regolare dei lavori poi detratti, aumenta i versamenti Iva e Irpef che non avvengono in caso di attivita’ non dichiarate, e spesso questo tipo di interventi erano effettuati “ al nero ".

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Che cosa e’ un impianto fotovoltaico

Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica sfruttando la luce proveniente dal sole. Per un fenomeno chimico , chiamato effetto fotovoltaico, due strati congiunti e sovrapposti, uno di silicio drogato con fosforo e un altro di silicio trattato con boro, se esposti alla luce del sole provocano la presenza di energia elettrica costante continua.
Alla base di un impianto fotovoltaico c’e’ la cella, quasi sempre di silicio, monocristallino o policristallino, con una area di 100 cmq. Le celle vengono poi assemblate in maniera opportuna formando dei moduli, pannelli. I moduli esposti al sole producono energia elettrica in maniera proporzionale all’ intensita’ dell’ insolazione.
L’ energia elettrica cosi’ prodotta puo’ essere immessa nelle rete elettrica locale. In questo caso c’e’ necessita’ di un strumento chiamato convertitore o inverter che trasforma l’ energia elettrica continua in energia elettrica a corrente alternata uguale a quella che circola nella rete.
Ma un impianto puo’ anche essere isolato dalla rete elettrica e produrre energia che viene sfruttata solo dal produttore. In questo caso l’ energia o e’ usata immediatamente o, se si vuole conservare e sfruttare in un momento successivo, ha bisogno di un accumulatore , una pila, che conservi l’ energia prodotta.
Un impianto fotovoltaico a isola permette di avere energia elettrica anche in luoghi dove le reti elettriche non arrivano,senza neanche la necessita’ di portare nel luogo di produzione fonti energetiche da altri posti.

Associazione Internazionale Italia-Africa 
Via Cisternino 69 , 00133 Rome Italy
Email: aiiaonlus@gmail.com -
Website: www.aiiaonlus.blogspot.com
Marco Palombo / Presidente Tel: 3462256671 -
Edwin Aligwo / Vice-Presidente Tel: 3488868649

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Verso il referendum sull’ energia nucleare, 12-13 giugno 2011.

Il 12-13 giugno si terra’in Italia un referendum per la cancellazione delle norme che permettono la costruzione di nuovi impianti nucleari per la produzi-one di energia elettrica. Insieme alla domanda sul nucleare ce ne saranno altre su “acqua pubblica” e “legittimo impedimento”. Chi non vuole la costruzi-one di centrali nucleari nel nostro paese deve vo-tare SI alla cancellazione di norme che permettono nuove installazioni.
Perche’ il risultato del referendum sia valido e’ ne-cessario che partecipi al voto il 51% degli aventi diritto e questo quorum in Italia non viene raggiunto dal 1994. Si prevede una maggioranza di SI (cioe’ di voti contrari al nucleare) e cosi’ i favorevoli a questa tecnologia cercheranno di convincere la gente a non andare a votare.
Noi invitiamo a votare contro nuove centrali nu-cleari, invitiamo quindi a VOTARE SI perche’:

Il nucleare e’dannoso anche quando non ci sono incidenti; per esempio, lo studio di un’ Universita’ tedesca ha osservato che tra i bambini abitanti nel raggio di 5 km da una centrale nucleare c’e’ un au-mento del 160% per i tumori e del 220% per le leucemie.

E’ ancora irrisolto il problema delle scorie, che ven-gono sigillate in depositi ma conservano la radioat-tivita’ per moltissimi anni. In Italia dobbiamo ancora trovare il modo di conservare le scorie radiottive prodotte fino al 1987 quando un primo referendum blocco’ le centrali nucleari nel nostro paese.

Non e’ vero che l’ energia prodotta da nucleare sia piu’ economica dell’ energia prodotta da altre fonti, perche’ gli impianti nucleari hanno costi aggiuntivi per la chiusura e la bonifica delle centrali dopo la fine del ciclo produttivo, per lo stoccaggio delle scorie radioattive, per la sicurezza e la sorve-glianza, mentre non sono misurabili i costi per i danni alla salute e all’ ambiente.

How solar PV works

Solar PV (Photovoltaic) means making electric power by using the power of the sun. This power can be used for powering small and large businesses, homes, hospitals est. It can also be used for light-ing houses in rural areas and to power electric appliances. How solar energy is converted to power By using a solar panel, the energy from the sun can be collected and used for the production of electricity. The way this works is simple. You can compare collecting solar en-ergy to collecting water. Instead of a roof that is collecting the rain you have a panel. The tank which stores the water is replaced by a battery which now stores the electricity. Wires transport the electricity to the appliances such as lamps, a TV or a radio, while a water col-lection system uses pipes to transport the water to sinks or a shower. The solar panel is placed on top of a house or on a pole within easy reach of sunshine. When the sun falls on the solar panel, low voltage electricity (e.g. 12 V) is generated. During the day, the electricity pro-duced by the solar panel charges the battery so that the electricity can also be used when the sun does not shine (to watch a television program or to light up lamps)!.

Moria di massa nelle fattorie di Fukushima

Decine di migliaia di animali da fattoria sono stati abbandonati nella zona evacuata intorno all’ impianto nucleare di Fukushima. Molti di loro sono gia’ morti. Le autorita’ della Prefettura di Fu-kushima dicono che nella zona c’erano circa 300 fattorie con bestiame, con 3mila mucche, 30mila maiali, 600mila polli.
Un veterianario ha visitato le stalle e i pollai venerdi’ 22 aprile, prima che l’ area fosse dichiarata off-limits, e ha raccontato che sono morti quasi tutti i polli, il 60% delle mucche da latte nelle stalle, la maggior parte dei maiali; sono invece ancora vivi il 70% dei maiali nelle stalle con alimentatori automatici e quasi tutti gli animali che pascolano.
I contadini stanno chiedendo al governo il permesso per fare uscire dall’ area gli animali oppure di prendersi cura del bes-tiame. Qualcuno di loro chiede di poter fare eutanasia agli ani-mali rimasti.Ma il Ministro dell’ Agricoltura ha dichiarato che sara’ difficile permettere alla gente di entrare nell’ area vietata per fare eutanasia o alimentare gli animali.

mercoledì 11 maggio 2011

Fotovoltaico, quarto conto energia, incentivi e novita'

Cosa cambia con il quarto conto energia?

I grandi impianti non saranno così redditizi se i costi non scenderanno sotto 1.800 €/kW. Un freno anche dalle procedure burocratiche. Ma i piccoli resteranno convenienti. Diverse novità positive per il settore, anche se l'applicabilità resta tutta da definire. Il 4° conto energia secondo Davide Chiaroni dell'Energy Strategy Group del Politecnico.

Il quarto conto energia per il fotovoltaico è stato firmato venerdì e in questi giorni gli operatori del FV italiano e gli investitori stranieri stanno sezionando le circa 40 pagine del decreto (disponibile qui) per capire come funzioneranno le novità introdotte e che conseguenze avranno sul mercato. Qualenergia.it lo ha chiesto a Davide Chiaroni dell'Energy Strategy Group del Politecnico di Milano, uno degli autori del Solar Energy Report, uno degli studi più recenti e importanti su mercato e filiera del solare in Italia (Qualenergia.it, Fotovoltaico, una filiera nazionale in crescita).

Professor Chiaroni, iniziamo con un giudizio sintetico su questo quarto conto energia ...

La direzione generale è quella di favorire gli impianti di piccole dimensioni o quelli su tetto sotto al megawatt. L'obiettivo del governo era evidentemente limitare la proliferazione di grandi centrali. Si privilegia dunque la distribuzione di impianti di taglie piccole e medie e le soluzioni industriali basate sull'autoconsumo.

La riduzione delle tariffe stabilita continuerà a garantire una buona redditività, anche in relazione all'andamento dei costi?

Mentre per le taglie più piccole la profittabilità resta buona, come ci si aspettava, i più colpiti sono gli impianti grandi. Già nel terzo conto energia la redditività di queste taglie era stata abbastanza ridimensionata, costringendo ad abbassare i costi per far sì che l'investimento restasse profittevole. Da dicembre 2011, secondo i nostri calcoli, perché i grandi impianti a terra restino redditizi si dovrà scendere al di sotto dei 1.800 euro a kW installato.

Ce la si può fare?

Il taglio dei costi necessario è drastico, tenendo conto che attualmente superiamo i 2.500-2.800 euro a kW installato. Va poi detto che la riduzione dei costi non è aiutata dalle nuove procedure burocratiche introdotte, ossia l'iscrizione al registro. Questa allungherà il tempo necessario ad accedere agli incentivi, causando ulteriori problemi di bancabilità dei progetti.

Con il nuovo decreto il sistema incentivante diventa simile in certi aspetti a quello tedesco, con tariffe che verranno rimodulate al raggiungimento di determinati obiettivi in termini di installazioni. Che effetti avrà questo cambiamento sul settore?

C'è un grosso punto di domanda legato a come si sfrutterà la finestra fino al 31 agosto: fino a quella data i grandi impianti saltano la procedura di iscrizione nel nuovo registro, una delle novità più problematiche introdotte dal nuovo conto energia. Fatto salvo questo, la dinamicità del sistema non è a priori una cosa negativa, come ci mostra l'esperienza tedesca. Nel nostro caso, a differenza che in Germania, le tariffe verranno modulate a seconda della spesa complessiva determinata dal sistema incentivante e non in base alla potenza, una cosa che mi sembra rappresenti meglio la realtà.

Dal 2013 ci sarà poi il passaggio alla tariffa omnicomprensiva, che incorpora nell'incentivo il prezzo di vendita dell'elettricità ...

Anche il passaggio dalla feed in premium alla tariffa omnicomprensiava non sarà così scardinante. Stiamo facendo delle stime per verificare come cambierà la redditività rispetto al vecchio sistema, ma va detto che il prezzo dell'energia in questi ultimi anni si è rivelato abbastanza stabile. Il fatto che questo sia incorporato nella tariffa incentivante, su un orizzonte temporale così breve, dovrebbe avere un effetto stabilizzante. Resta da vedere come sarà colpito l'autoconsumo: la tariffa per la parte di elettricità non venduta, ma consumata dal produttore, è demandata dal decreto ad un'ulteriore specificazione.

Ci sono tipologie di impianti per cui il cambiamento sarà più conveniente?

Qui è appunto determinante vedere come sarà definito il premio all'autoconsumo. Se per i piccoli impianti residenziali questo non dovrebbe essere rilevante, per impianti commerciali di taglia media per cui quali l'autoconsumo rappresenta un vantaggio decisivo per il ritorno dell'investimento, ad esempio quelli sul tetto di un'industria, sarà invece fondamentale vedere come sarà remunerata l'energia non immessa in rete. Se l'autoconsumo dovesse divenire meno conveniente rispetto al vecchio sistema poteremmo avere un'ulteriore riduzione della taglia media degli impianti.

Tornando alle novità immediatamente operative, il quarto conto energia introduce una maggiorazione del 10% sulle tariffe incentivanti per quegli impianti realizzati con almeno il 60% di componenti realizzati in Europa. Che impatto potrà avere questa norma protezionistica sulla realizzazione degli impianti e sulla filiera italiana del fotovoltaico?

Dalle nostre prime simulazioni risulta che spendere almeno il 60% dei costi di investimento in prodotti europei significa che in pratica non si potranno comperare moduli fabbricati fuori dall'Unione. O il modulo e la struttura o il modulo e l'inverter, ma sicuramente il modulo dovrà essere acquistato in Europa. Potenzialemente è un meccanismo virtuoso per la filiera europea del FV. Bisogna però poi capire praticamente come questo meccanismo verrà applicato, quali meccanismi di tracciabilità verranno messi in piedi con i regolamenti. Il rischio è che, ad esempio, si comprino moduli extra UE che poi vengono fatti risultare europei a seguito di minime rifiniture. Le questioni sono molte: ad esempio, come verrà conteggiata la spesa per un modulo italiano fatto con celle cinesi? Insomma, una norma virtuosa ma dalla difficile applicabilità. Molto dipenderà da come verranno scritti i regolamenti.

Altre novità rilevanti contenute nel decreto che vanno evidenziate?

Quella sugli inverter: per la prima volta si prevede che gli inverter debbano avere la possibilità di esser scollegati dalla rete in remoto. Un passo verso la smart grid: questo permetterebbe di stabilizzare in alcuni momenti la rete elettrica in alcune aree in corripondenza dei picchi di produzione, gestendo i sovraccarichi attraverso il distacco degli impianti. E' un modo di migliorare le prestazioni della rete sul brevissimo termine senza investire nelle infrastrutture. Ovviamente, qui sarà cruciale capire come e se verrà remunerata l'energia che non viene immessa in rete quando questi inverter vengono scollegati: come per l'incentivo ai prodotti 'made in Ue' si tratta di una novità potenzialmente positiva i cui risultati dipendono però da come la si applicherà.

Giulio Meneghello
11 maggio 2011
Fonte www.qualenergia.it