Dopo una lunga battaglia tra ecologisti e industriali
La vittoria è stata di stretta misura: con 74 voti favorevoli e 72 contrari, la Camera dei rappresentanti del governo di Canberra ha dato il via libera all’introduzione della carbon tax in Australia. In questo modo, la più grande nazione dell’Oceania si unisce alla Nuova Zelanda e all’Unione Europea nell’introduzione di misure che comporteranno un pagamento, da parte degli inquinatori, per i danni procurati. In particolare, le nuove norme prevedono una tassa sulle emissioni di anidride carbonica che graverà sulle 500 aziende che maggiormente contribuiscono all’inquinamento. Parte degli introiti ricavati dalla nuova imposta saranno destinati a investimenti in tecnologie per la produzione di energie pulite e nella creazione di nuovi posti di lavoro.
Il sistema di produzione di energia australiano è oggi tra i più inquinanti al mondo in quanto si affida in modo massiccio al carbone, eppure gli esperti sostengono che il Paese è particolarmente a rischio ed è destinato a risentire pesantemente degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici che, come è noto, sono indotti dalle emissioni del gas serra. Il provvedimento rappresenta anche una vittoria personale del premier Julia Gillard, che ha dichiarato: «questo è un giorno importante per gli australiani di oggi e di domani che credono in un ambiente migliore». (r.t.)
Fonte http://www.zeroemission.eu/
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