Oltre 1,3 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'elettricità. Per colmare questo gap, secondo l'Internationa Energy Agency, basterebbero investimenti per 48 miliardi di dollari l'anno, il 3% di quel che si investe attualmente in energia.
14 ottobre 2011
Servirebbero 48 miliardi di dollari l'anno (35 miliardi di euro) per poter fornire energia elettrica alle persone che nel mondo ancora non hanno accesso a questa risorsa. Il calcolo è dell'International Energy Agency, ed è contenuto nel rapporto Energy for all (vedi allegato), estratto-anticipazione dell'annuale World Energy Outlook, che sarà pubblicato a novembre.
Secondo l'agenzia, questa cifra utilizzata correttamente si potrebbe a garantire l'accesso all'energia a chi oggi non ce l'ha: sono oltre 1,3 miliardi le persone che non hanno accesso all’elettricità (circa il 20% della popolazione mondiale) e 2,7 miliardi (il 40% della popolazione) quelle prive di un angolo cottura pulito da fumi.
L'aggravio in termini di emissioni derivante dal portare l'elettricità a chi non ce l'ha, secondo la Iea, sarbbe limitato: un aumento dello 0,7% della CO2 mondiale. I benefici dal punto di vista sociale, ovviamente, grandi.
L'agenzia ha stimato che la cifra necessaria è pari appena al 3% degli investimenti che vengono fatti ogni anno nel campo dell'energia: a contribuire dovrebbero essere le istituzioni internazionali per lo sviluppo, i governi degli stessi paesi interessati e il settore privato.
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