venerdì 4 novembre 2011

Onu:"Mobilitazione globale per l'energia sostenibile e democratica"

 
Aiutare a superare l’ “energy divide”. Questo è l’obiettivo del nuovo gruppo di alto livello lanciato ieri dal segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, con il compito di favorire una mobilitazione globale per l’energia sostenibile di governi, settore privato e società civile
Onu: ''Energia sostenibile per tutti"
Energia democratica, sostenibile e accessibile a tutti. Si può sintetizzare così una delle principali sfide del terzo millennio che passa attraverso un radicale mutamento dell’attuale sistema energetico, centralizzato e basato in gran parte sulle fonti fossili, in una nuova configurazione fondata invece sulla “generazione distribuita”, ovvero sulla produzione di energia garantita da una miriade di piccoli impianti a fonti rinnovabili diffusi sul territorio.

Un modello, quest’ultimo, in grado di riaccendere la speranza in un futuro migliore di intere popolazioni di aree remote e povere del pianeta, pari a circa un quinto dell’umanità, che non hanno ancora accesso all’energia. Aiutare a superare l’ “energy divide” è l’obiettivo del nuovo gruppo di alto livello lanciato ieri dal segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, con il compito di favorire una mobilitazione globale per l’energia sostenibile di governi, settore privato e società civile. “L’energia è al cuore degli interessi di ogni paese - ha sottolineato Ban Ki-moon presentando ieri il nuovo gruppo dell’Onu in un briefing a New York sull’iniziativa “Sustainable Energy for All”- Dalla creazione di posti di lavoro allo sviluppo dell’economia, dalla sicurezza alla salute alla condizione delle donne. L’energia – ha aggiunto – è il filo d’oro che tiene insieme tutto”. Ma la comunità internazionale deve lavorare insieme al fine di minimizzare gli effetti disastrosi dell’energia da fonti fossili.

Il nuovo gruppo, che consiste di 46 membri provenienti dai settori più diversi (industria, finanza, politica, società civile) avrà il compito di “catalizzare partnership, impegni, iniziative nei board societari e nei governi, lavorando al contempo sul territorio”. Il nuovo gruppo dovrà in particolare aiutare a tradurre in realtà la visione enunciata Ban Ki-moon e sintetizzata in tre obiettivi da raggiungere entro il 2030: assicurare l’accesso universale ai moderni servizi energetici; raddoppiare il tasso di incremento dell’efficienza energetica; duplicare la quota delle energie rinnovabili nel mix energetico globale. Ban Ki-moon ha posto quindi l’accento sul ruolo dell’energia pulita e accessibile a tutti non solo nella lotta ai cambiamenti climatici ma anche nella risoluzione della crisi economica. Il nuovo organismo sarà co-presieduto da Kandeh Yumkella, direttore generale dell’Unido (UN Industrial Development Organization), e da Charles Holliday, presidente della Bank of America. Yumkella ha sottolineato che “molte delle sfide mondiali più urgenti non possono essere affrontate quando il 20% dell’umanità non ha ancora accesso all’elettricità e quasi il 40% deve affidarsi a fonti sporche per riscaldarsi e farsi da mangiare”. (f.n.)
 

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